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PREZZI E STIPENDI NELL?ANTICA ROMA
Autore: Roberto Salati Copyright ? 2005-



INDICE (link all'argomento):


    1) Gli Stipendi
             |_1a) Andamento dell'inflazione

    2) Il Costo della Vita
             |_2a) Necessit? alimentari nel II sec. a.C.
             |_2b) Necessit? alimentari nel I sec. D.C.
             |_2c) Diversificazione geografica del prezzo
             |_2d) Prezzi a Pompei nel 79 D.C.
             |_2e) Costo di alcuni generi di consumo nel III sec. D.C.
             |_2f) Prezzi nel VI sec D.C.

    3) Bibliografia






Gli Stipendi



Su questo argomento siamo informati a sprazzi e in modo incompleto. Soprattutto per quanto riguarda le classi meno abbienti della popolazione che dovevano vivere in modo miserando. E? invece più nota la condizione economica dei soldati, per essere frequentemente riferita dalle fonti. Il legionario va considerato il riferimento tipo, la paga era modesta, ma permetteva di vivere dignitosamente ad una famiglia di quattro persone. E? paragonabile come collocazione sociale ad un impiegato moderno.

 

Andamento delle paghe nell?esercito dal II sec aC fino al IV secolo dC

Età

Paga giornaliera

Commenti

II? secolo a.C.

legionario: 120 denari / anno
centurione: 360 denari / anno
cavaliere: 550 denari / anno

i soldati ricevevano anche
integrazioni in beni naturali
(es: grano)

Cesare

legionario: 225 denarii / anno

 

Augusto

legionario: 225 denarii / anno
pretoriano: 375 denarii / anno
centurione: 3750-15000 denarii / anno

10 Assi / die

Domiziano

legionario: 300 denarii / anno
pretoriano: 1000 denarii / anno
centurione: 5000-20000 denarii / anno

 

Settimio Severo

legionario: 459 denarii / anno
centurione: 8300-33000 denarii / anno

 

Caracalla

legionario: 600 denarii / anno

corrispondenza a
1200 antoniniani

Gordiano

legionario: 1200 antoniniani / anno

 

Fine III? secolo

legionario: 1800 nummi / anno
oppure
360 argentei / anno

l'argenteo di Diocleziano
è di buona lega ed è
paragonabile ad un denario

Valentiniano I?
IV? secolo

fante: 5 solidi aurei
cavaliere: 9 solidi aurei

 

Ricordiamo il rapporto tra i vari nominali romani:

1 Denario = 4 Sestertii = 16 Assi.

1 aureo = 25 denari.

1 antoniniano = 2 denari

Costo annuo di una legione per l?erario nel III secolo aC: 600.000 denari

Costo annuo di una legione per l?erario al tempo di Cesare: 3.000.000 denari

 


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ANDAMENTO DELL?INFLAZIONE

La lettura del libro di K. Harl permette di stabilire alcuni dati interessanti. L?inflazione, per tutto il tempo durante il quale il denario ha mantenuto una buona lega, è rimasta bassissima, meno dell?1 % l?anno. Lo si vede chiaramente dal lentissimo aumento della paga del legionario, che è congrua con una sostanziale stabilità dei prezzi. La stabilità dei prezzi protratta per lunghi periodi significa un grande beneficio per il potere d?acquisto dei cittadini delle classi più deboli. Questo periodo di stabilità monetaria ad inflazione molto ridotta perdura, con fasi alterne relative ad limitati episodi acuti, per quattro secoli ed accompagna la grandezza di Roma: dalla vittoria nella seconda guerra punica al tempo di Settimio Severo.
Il denario comincia a corrompersi con la riforma di Caracalla, si alzano i prezzi ed aumentano gli stipendi dei soldati. Caracalla emette monete svalutate a basso tenore d?argento, provocando l?inizio di una spinta inflattiva in cui l?aumento dei prezzi provocava la richiesta di maggior quantità di denaro che a sua volta faceva ancora aumentare i prezzi. Il sistema ha un tracollo a metà del III secolo quando scompare la moneta d?argento. Non avverrà alcuna ripresa, le inutili riforme degli imperatori successivi, da Aureliano, Diocleziano, Costantino, non otterranno nulla. Accresceranno però la confusione, riempiendo le tasche dei romani di inutili monete-truffa, di rame e variamente ricoperte di sottilissime pellicole d?argento. Il denario non risorgerà più e nemmeno la grandezza di Roma, dimostrazione che la grandezza di uno stato necessita di strumenti finanziari adeguati. Con il IV secolo si arriva al momometallismo aureo, una condizione che deprime i commerci al minuto e costringe i poveri al baratto. Di fatto il solido era solo una moneta per i ricchi e i loro commerci di alto livello. Il medioevo era alle porte.

 


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Il Costo della Vita



Necessità alimentari di una famiglia di 4 persone per 1 anno

nel II secolo a.C.

 

Farina 800 Kg 60 denari

Olio 68 litri 10 danari

Vino 400 litri 15 denari

Totale 85 denari

Stipendio legionario 120 denari

1 Asse = 1 pagnotta di pane

Questa estrapolazione permette di capire che, tolte le spese vive per l?alimentazione, non rimane molto da spendere ad un legionario, tenuto conto che la famiglia ha necessità di affitto e vestiario. Tuttavia i soldati venivano anche pagati in beni di consumo, godevano di frequenti elargizioni e al momento del congedo, se vi giungevano, ricevevano una cifra consistente che permetteva a taluni di mettersi in proprio nel commercio o di rilevare una piccola attività agricola.

 


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Necessità alimentari di una famiglia di 4 persone per 1 anno

nel I secolo d.C.

 

Farina 800 Kg 130 denari

Olio 68 litri 25 danari

Vino 400 litri 35 denari

Totale 190 denari

Stipendio legionario 365 denari

 

Quello che possiamo osservare è un aumento dei prezzi molto modesto (pari ad una inflazione inferiore all?1% annuo). Le paghe aumentano in modo corrispondente in modo che la situazione di un dipendente tipo è di poco migliorata due secoli dopo. Sbarcare il lunario per un legionario rimaneva problematico. Lo stipendio era calcolato in modo da bastare alle necessità di sostentamento dell?individuo. In età imperiale i soldati potevano però contare sui frequenti donativi elargiti alle truppe in occasione di ogni cambio al vertice. Inoltre in questo periodo il mestiere di legionario era relativamente poco pericoloso, data la condizione di stabilità alle frontiere nel I secolo dC. Dall?altra parte chi si arricchisce guadagna cifre stratosferiche. La forbice tra ricco e povero è enorme. I patrizi vivono in lussi sfrenati. Per un pranzo Lucullo poteva spendere un milione di sesterzi (circa 250.000 denari) cifre inimmaginabili per il povero legionario.

 


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Diversificazione geografica del prezzo di un modio di farina nel primo secolo dC:

Luogo

Prezzo in assi

Roma

32

Italia del Nord

16

Africa

9 - 16

Asia minore

8 - 16

Palestina

10 - 12

Egitto

7 - 9

La vita a Roma era molto cara, avendo prezzi più che doppi rispetto alle altre parti d?Italia. Un modio corrisponde a 6,5 Kg. Il consumo medio di farina a persona era di circa 4 modii al mese, molto elevato, ma il pane costituiva la parte principale della dieta. Con un modio di farina si producevano circa 15-20 pani.

 


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Prezzi a Pompei nel 79 dC

1 modio farina 1 denario

1 Kg pane 1/8 denario

? litro vino ? denario

1 piatto 1/8 denario

Prostituta ? denario

Lampada olio 1/8 denario

Tunica 3 denari

Mulo 125 denari

Schiavo 625 denari

piccolo crimine 6 denari

 

Da Pompei sono riemersi i registri di un bancario, Iucundus, dal quale abbiamo appreso molte informazioni interessanti sull?andamento dell?economia e degli scambi nel I secolo dC.

- Il reddito di un?azienda agricola di medie dimensioni (100 jugeri) era di 10.000- 20.000 sesterzi l?anno.

- Il valore di un terreno agricolo per compravendita era di 5.000 sesterzi a jugero.

Dall?archivio di Jucundus è emersa un?attività di prestito così suddivisa:

12% prestiti per cifre inferiori a 1000 sesterzi

48% prestiti compresi tra 1000 e 5000 sesterzi

24% prestiti compresi tra 5.000 e 10.000 sesterzi

16% prestiti per cifre superiori a 10.000 sesterzi

Iucundus, prestava danaro o anticipava soldi a mercanti. I beni scambiati: partite di lino, legnami, schiavi.

 

Il costo del danaro

- Il tasso d?interesse annuo per un prestito era del 12% (ridotto al 4% per persone illustri)

- Il semplice deposito non fruttifero non era sottoposto a tassazione

 

 

 

 


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Costi di alcuni generi di consumo nella metà del III secolo dC

Metà III secolo

Prezzo in Antoniniani

Una rete da pesca

14

Una nassa

6

Barca da pesca

186

Pentola di terracotta

3

Lampada ad olio

1

Una pagnotta di pane

1

1 sextarius di vino

4

Un capo di abbigliamento pesante

75

Stivali di pelle

20

Sandali /caligae

12

Una spada

60

Un asino

145

Un cavallo

250

Uno schiavo forzuto

800-1200


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Prezzi nel 6? secolo dC

6? secolo dC

Prezzo

1 schiavo

20 solidi

Verdura per minestra

5 folles

1 libbra di pesce

6 folles

1 pagnotta

3 folles (= metà paga giornaliera)

1 coperta di lana

1/25 solidus

1 mantello usato

1 solidus

1 asino

3-4 solidii

1 copia del Nuovo Testamento

3 solidii


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Bibliografia

 

Balbi De Caro La Banca a Roma

Quasar edizioni

Kennet Harl Coinage in the Roman Economy, 300 BC to AD 700,

The John Hopkins University Press, Baltimora-London 1996

Andrew Burnett Coniage in the roman world

Seaby, London 1987

Fiorenzo Catalli Monete dell?Italia antica

Libreria dello Stato IPZS Roma 1995

Forenzo Catalli Numismatica greca e romana

Libreria dello Stato IPZS Roma 2003

Alcune tabelle di questo articolo sono state tradotte da:

http://www.ancientcoins.biz/pages/


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