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PREZZI E STIPENDI NELL?ANTICA ROMA |
Gli Stipendi |
Su questo argomento siamo informati a sprazzi e in modo incompleto. Soprattutto per quanto riguarda le classi meno abbienti della popolazione che dovevano vivere in modo miserando. E? invece più nota la condizione economica dei soldati, per essere frequentemente riferita dalle fonti. Il legionario va considerato il riferimento tipo, la paga era modesta, ma permetteva di vivere dignitosamente ad una famiglia di quattro persone. E? paragonabile come collocazione sociale ad un impiegato moderno.
Andamento delle paghe nell?esercito dal II sec aC fino al IV secolo dC
Età |
Paga giornaliera |
Commenti |
II? secolo a.C. |
legionario: 120 denari / anno |
i soldati ricevevano anche |
Cesare |
legionario: 225 denarii / anno |
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Augusto |
legionario: 225 denarii / anno |
10 Assi / die |
Domiziano |
legionario: 300 denarii / anno |
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Settimio Severo |
legionario: 459 denarii / anno |
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Caracalla |
legionario: 600 denarii / anno |
corrispondenza a |
Gordiano |
legionario: 1200 antoniniani / anno |
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Fine III? secolo |
legionario: 1800 nummi / anno |
l'argenteo di Diocleziano |
Valentiniano I? |
fante: 5 solidi aurei |
Ricordiamo il rapporto tra i vari nominali romani:
1 Denario = 4 Sestertii = 16 Assi.
1 aureo = 25 denari.
1 antoniniano = 2 denari
Costo annuo di una legione per l?erario nel III secolo aC: 600.000 denari
Costo annuo di una legione per l?erario al tempo di Cesare: 3.000.000 denari
ANDAMENTO DELL?INFLAZIONE
La lettura del libro di K. Harl permette di stabilire alcuni dati interessanti. L?inflazione, per tutto il tempo durante il quale il denario ha mantenuto una buona lega, è rimasta bassissima, meno dell?1 % l?anno. Lo si vede chiaramente dal lentissimo aumento della paga del legionario, che è congrua con una sostanziale stabilità dei prezzi. La stabilità dei prezzi protratta per lunghi periodi significa un grande beneficio per il potere d?acquisto dei cittadini delle classi più deboli. Questo periodo di stabilità monetaria ad inflazione molto ridotta perdura, con fasi alterne relative ad limitati episodi acuti, per quattro secoli ed accompagna la grandezza di Roma: dalla vittoria nella seconda guerra punica al tempo di Settimio Severo.
Il denario comincia a corrompersi con la riforma di Caracalla, si alzano i prezzi ed aumentano gli stipendi dei soldati. Caracalla emette monete svalutate a basso tenore d?argento, provocando l?inizio di una spinta inflattiva in cui l?aumento dei prezzi provocava la richiesta di maggior quantità di denaro che a sua volta faceva ancora aumentare i prezzi. Il sistema ha un tracollo a metà del III secolo quando scompare la moneta d?argento. Non avverrà alcuna ripresa, le inutili riforme degli imperatori successivi, da Aureliano, Diocleziano, Costantino, non otterranno nulla. Accresceranno però la confusione, riempiendo le tasche dei romani di inutili monete-truffa, di rame e variamente ricoperte di sottilissime pellicole d?argento. Il denario non risorgerà più e nemmeno la grandezza di Roma, dimostrazione che la grandezza di uno stato necessita di strumenti finanziari adeguati. Con il IV secolo si arriva al momometallismo aureo, una condizione che deprime i commerci al minuto e costringe i poveri al baratto. Di fatto il solido era solo una moneta per i ricchi e i loro commerci di alto livello. Il medioevo era alle porte.
Il Costo della Vita |
Necessità alimentari di una famiglia di 4 persone per 1 anno
nel II secolo a.C.
Farina 800 Kg 60 denari
Olio 68 litri 10 danari
Vino 400 litri 15 denari
Totale 85 denari
Stipendio legionario 120 denari
1 Asse = 1 pagnotta di pane
Questa estrapolazione permette di capire che, tolte le spese vive per l?alimentazione, non rimane molto da spendere ad un legionario, tenuto conto che la famiglia ha necessità di affitto e vestiario. Tuttavia i soldati venivano anche pagati in beni di consumo, godevano di frequenti elargizioni e al momento del congedo, se vi giungevano, ricevevano una cifra consistente che permetteva a taluni di mettersi in proprio nel commercio o di rilevare una piccola attività agricola.
Necessità alimentari di una famiglia di 4 persone per 1 anno
nel I secolo d.C.
Farina 800 Kg 130 denari
Olio 68 litri 25 danari
Vino 400 litri 35 denari
Totale 190 denari
Stipendio legionario 365 denari
Quello che possiamo osservare è un aumento dei prezzi molto modesto (pari ad una inflazione inferiore all?1% annuo). Le paghe aumentano in modo corrispondente in modo che la situazione di un dipendente tipo è di poco migliorata due secoli dopo. Sbarcare il lunario per un legionario rimaneva problematico. Lo stipendio era calcolato in modo da bastare alle necessità di sostentamento dell?individuo. In età imperiale i soldati potevano però contare sui frequenti donativi elargiti alle truppe in occasione di ogni cambio al vertice. Inoltre in questo periodo il mestiere di legionario era relativamente poco pericoloso, data la condizione di stabilità alle frontiere nel I secolo dC. Dall?altra parte chi si arricchisce guadagna cifre stratosferiche. La forbice tra ricco e povero è enorme. I patrizi vivono in lussi sfrenati. Per un pranzo Lucullo poteva spendere un milione di sesterzi (circa 250.000 denari) cifre inimmaginabili per il povero legionario.
Diversificazione geografica del prezzo di un modio di farina nel primo secolo dC:
Luogo |
Prezzo in assi |
Roma |
32 |
Italia del Nord |
16 |
Africa |
9 - 16 |
Asia minore |
8 - 16 |
Palestina |
10 - 12 |
Egitto |
7 - 9 |
La vita a Roma era molto cara, avendo prezzi più che doppi rispetto alle altre parti d?Italia. Un modio corrisponde a 6,5 Kg. Il consumo medio di farina a persona era di circa 4 modii al mese, molto elevato, ma il pane costituiva la parte principale della dieta. Con un modio di farina si producevano circa 15-20 pani.
Prezzi a Pompei nel 79 dC
1 modio farina 1 denario
1 Kg pane 1/8 denario
? litro vino ? denario
1 piatto 1/8 denario
Prostituta ? denario
Lampada olio 1/8 denario
Tunica 3 denari
Mulo 125 denari
Schiavo 625 denari
piccolo crimine 6 denari
Da Pompei sono riemersi i registri di un bancario, Iucundus, dal quale abbiamo appreso molte informazioni interessanti sull?andamento dell?economia e degli scambi nel I secolo dC.
- Il reddito di un?azienda agricola di medie dimensioni (100 jugeri) era di 10.000- 20.000 sesterzi l?anno.
- Il valore di un terreno agricolo per compravendita era di 5.000 sesterzi a jugero.
Dall?archivio di Jucundus è emersa un?attività di prestito così suddivisa:
12% prestiti per cifre inferiori a 1000 sesterzi
48% prestiti compresi tra 1000 e 5000 sesterzi
24% prestiti compresi tra 5.000 e 10.000 sesterzi
16% prestiti per cifre superiori a 10.000 sesterzi
Iucundus, prestava danaro o anticipava soldi a mercanti. I beni scambiati: partite di lino, legnami, schiavi.
Il costo del danaro
- Il tasso d?interesse annuo per un prestito era del 12% (ridotto al 4% per persone illustri)
- Il semplice deposito non fruttifero non era sottoposto a tassazione
Costi di alcuni generi di consumo nella metà del III secolo dC
Metà III secolo |
Prezzo in Antoniniani |
Una rete da pesca |
14 |
Una nassa |
6 |
Barca da pesca |
186 |
Pentola di terracotta |
3 |
Lampada ad olio |
1 |
Una pagnotta di pane |
1 |
1 sextarius di vino |
4 |
Un capo di abbigliamento pesante |
75 |
Stivali di pelle |
20 |
Sandali /caligae |
12 |
Una spada |
60 |
Un asino |
145 |
Un cavallo |
250 |
Uno schiavo forzuto |
800-1200 |
Prezzi nel 6? secolo dC
6? secolo dC |
Prezzo |
1 schiavo |
20 solidi |
Verdura per minestra |
5 folles |
1 libbra di pesce |
6 folles |
1 pagnotta |
3 folles (= metà paga giornaliera) |
1 coperta di lana |
1/25 solidus |
1 mantello usato |
1 solidus |
1 asino |
3-4 solidii |
1 copia del Nuovo Testamento |
3 solidii |
Bibliografia |
Balbi De Caro La Banca a Roma
Quasar edizioni
Kennet Harl Coinage in the Roman Economy, 300 BC to AD 700,
The John Hopkins University Press, Baltimora-London 1996
Andrew Burnett Coniage in the roman world
Seaby, London 1987
Fiorenzo Catalli Monete dell?Italia antica
Libreria dello Stato IPZS Roma 1995
Forenzo Catalli Numismatica greca e romana
Libreria dello Stato IPZS Roma 2003
Alcune tabelle di questo articolo sono state tradotte da:
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