31.2.3 Gli Ornamenti
Comprendono:
- Lista bifida, svolazzante sotto la punta dello scudo, incurvata con la
concavità rivolta verso l’alto. Motto in caratteri lapidari romani, di
nero. Solo per motivi tradizionali sarà consentito l’uso di una lingua
straniera o di un dialetto;
- Le onorificenze saranno accollate alla punta dello scudo con l’insegna
pendente al centro del nastro. Non potranno essere accollate più di tre
diverse onorificenze né si potrà far uso più volte di una onorificenza
(anche se conseguita più volte).
- I nastri rappresentativi delle ricompense al Valore saranno annodati
nella parte centrale (non visibile) della corona turrita, scendenti
svolazzanti in sbarra ed in banda passando dietro la parte superiore
dello scudo. Saranno tanti quante le medaglie al Valore (fino ad un
massimo di 10). Qualora il numero ecceda, si farà uso del numero
romano indicante la quantità di medaglie ottenute.
- Sostegni e tenenti sono ammessi solo in via eccezionale, in ragione di
una particolare ricerca storica che ne convalidi l’uso.
Queste regole, all’apparenza così precise, vengono --ad esempio --
disattese anche per quanto riguarda lo stemma della Marina Militare
Italiana
(stemma concesso con R.D. 25 aprile 1941 n.3107 e successive modifiche / integrazioni):
la corona turrita consta di 4 torri (3 visibili) ed è fiancheggiata da due prore
(corona navale).
Anche da questo semplice esempio è evidente che l’araldica militare è
argomento piuttosto complesso e con regole codificate solo all’apparenza.