Esiste almeno un’altra tintura la cui importanza è tale da non poter essere dimenticata in un manuale di araldica. Questa tintura è il naturale. Viene utilizzata quando si vogliono usare per una figura i colori ad essa propri, oppure quando di una figura si vuol indicare non la rappresentazione stilizzata e -- in qualche modo -- codificata dall’araldica, ma quella vera e propria, reale, veristica. Ad esempio quando si vuol blasonare un arcobaleno con i sette colori dell’iride si dirà un arcobaleno al naturale, ancora quando si vuol indicare il colore proprio di una pietra, di un coltello, si dirà una pietra al naturale, un coltello al naturale...oppure un elefante al naturale, un leone al naturale ecc...intendendo la rappresentazione “realistica” dell’animale e non quella schematica e schematizzata usata in araldica. L’interpretazione di naturale (cioè se applicarlo al colore piuttosto che alla forma) viene di solito lasciata al buon senso dell’araldista, che, di fronte a un cuore al naturale intenderà quasi sicuramente un “cuore di rosso” e non un vero cuore anatomico! Sicuramente, in casi dubbi, è meglio essere il più precisi possibile, per evitare ambiguità: è meglio blasonare, per continuare l’esempio, un cuore di rosso piuttosto che un cuore al naturale. L’uso del termine naturale, tuttavia, non è corretto quando applicato ad elementi (animali, minerali, piante, cose...) il cui colore può variare: ad esempio utilizzare un cane al naturale, può generare ambiguità, in quanto esistono cani bianchi, neri, marroni, pezzati e così via. Se si intende però un cane disegnato come un “vero” cane, magari nero, si dirà: cane di nero al naturale. In simili casi, però -- per quanto possibile -- è meglio indicare la specie precisa (es. alano, terrier...). Lo stesso con i fiori, le pietre e simili. Le parti del corpo fanno uso del di carnagione (cfr. 2.4.6.2). In Inglese naturale, si blasona proper, mentre in francese si dirà au naturel.
Figura 7.25: | Tratteggio del naturale. |
Il metodo del tratteggio prevede per il naturale una serie di piccole “c”.