Esaminiamo adesso con più attenzione il problema dell’uso delle brisure, o meglio dei marks of cadency o differences in uso presso i Reali inglesi.
L’uso di questi marchi, ancorché non legittimato dall’uso né da precise regole o consuetudini, può essere fatto risalire per l’Inghilterra al regno di Riccardo Cuor di Leone (XI secolo), che portava lo stemma di rosso, a tre leoni passanti d’oro disposti in palo. Suo fratello, Giovanni Senza Terra sembra portasse lo scudo di rosso, a due leoni passanti d’oro disposti in palo. Enrico III e suo fratello il conte di Cornovaglia portarono invece armi completamente diverse. L’uso del lambello d’argento come brisura sembra essere cominciato con questo sovrano, mentre l’uso delle altre brisure sembra aver preso piede con i figli di Enrico III, che portavano un lambello o una bordura caricata con le armi della madre o della moglie.
I regnanti Tudor e gli Stuart ebbero pochi figli minori, per cui il problema della brisura fu poco sentito. Tuttavia è proprio in questi anni che si denota l’uso di un lambello di 5 punte come segno di brisura per il nipotino del sovrano.
Il moderno uso delle brisure per la famiglia reale prese forma intorno al 1750-1760; i marchi di cadenza venivano concessi dal sovrano per decreto reale. L’erede legittimo al trono porta, durante la vita del sovrano, un lambello di t
re punte d’argento, mentre il suo primogenito lo stesso lambello di tre punte d’argento ma con in più una croce rossa sulla punta di centro.
Gli altri figli del sovrano (siano essi maschi o femmine, anche se queste ultime non sono solite portare brisure) hanno lambelli di tre punte d’argento caricati di varie figure, mentre i nipotini di un sovrano ricevono lambelli di cinque punte.
Durante il XVIII secolo, sembra che il primogenito di un secondogenito (o terzogenito o quartogenito...) erede di un ducato, differenziava il suo stato grazie a un secondo lambello, che poi veniva rimosso con decreto reale quando entrava in possesso del ducato. Questo fino al regno della regina Vittoria, che decise di concedere a tutti i nipotini lambelli di cinque punte; questo sistema perdura tuttora. Pertanto, tenuto conto della durata media della vita, di solito un sovrano deve emanare decreti per assegnare (o rimuovere) lambelli ad almeno due generazioni di aventi diritto. Per decreto reale del 24.02.1975, il lambello assegnato ad un nipotino di un sovrano (escluso per ovvie ragioni dinastiche il primogenito del Principe di Galles) diventa ereditario, e deve essere considerato parte integrante dello stemma, pertanto -- là dove opportuno e necessario -- altri segni di brisura possono essere aggiunti ad esso.
Qualcosa però è cambiato: quando il Principe Harry (figlio secondogenito del Principe di Galles e della defunta Lady Diana Spencer) ha compiuto 18 anni, S.M. la Regina ha pensato di “donargli” uno stemma che non segue le regole precedenti, ma che incorpora sia elementi dello stemma reale, sia do quello degli Spencer, oltre a brisure diverse dalle solite, fra cui un lambello d’argento a tre punte, caricato (sulla punta centrale) di una conchiglia di rosso (dallo stemma materno), lambello presente anche intorno al collo dei sostegni.
Lo stesso fu fatto con William (il primogenito), ma egli perderà un giorno il suo stemma “speciale” per acquisire quello reale, mentre Harry potrà dare in eredità ai suoi discendenti questa sua insegna, contenente la conchiglia rossa degli Spencer.