3. L'IMPERO GERMANICO | Lamoneta.it (Manuale) |
L’Impero Germanico (1871 – 1918)
Quando la Germania divenne uno Stato integro vero e proprio non esisteva ancora una moneta comune in tutto il territorio. Nella parte meridionale circolavano Talleri di convenzione, Corone, Gulden e Kreuzer. Nel nord, ed in particolare in Prussia, la valuta più diffusa era il Tallero. In globale in tutta la Germania all’inizio del 1870 c’erano sette differenti sistemi monetari.
Il problema principale divenne allora quello di unificare i diversi sistemi, anche se dopo l’introduzione del nuovo cambio, 1 Marco = 100 Pfennig, circolarono ancora a lungo Talleri e Heller e Corone.
In alcuni casi addirittura si decise di mantenere almeno in parte la circolazione di alcune monete per problemi di ordine pubblico. Ad esempio, in Baviera, venne mantenuto l’Heller per il fatto che una birra costava appunto un Heller, ovvero mezzo Pfennig. Temendo che con l’introduzione del Pfennig i prezzi raddoppiassero, causando di conseguenza malcontento ed in alcuni casi anche rivolte, si mantenne appunto una parte della vecchia monetazione.
Anche nel linguaggio quotidiano, i termine Groschen, Taler e Kreutzer rimasero a lungo. Basti pensare all’opera “Die dreigroschen Oper” (“L’Opera da tre soldi” di Brecht) o agli intraducibili modi di dire e proverbi tedeschi “Auf Heller und Pfennig” o “Wer den Pfennig nicht ehrt ist des Talers nicht wert”.
L’introduzione del Marco come moneta nazionale risale al 4 dicembre 1871. Il cambio della vecchia valuta divenne il seguente:
1 Corona |
10 Marchi |
1 Tallero |
3 Marchi |
1 Marco |
100 Pfennig |
1 Heller |
½ Pfennig |
1 Sechser |
5 Pfennig |
1 Groschen |
10 Pfennig |
Altro problema che si dovette affrontare fu quello relativo al metallo ed al peso delle diverse monete.
Si decise di coniare il Marco in argento (o meglio in argento al 90%). In oro vennero coniati dapprima solo i 10 ed i 20 marchi, a cui dopo poco tempo si unirono le monete da 5 marchi, ognuna emessa a nome della regione che componeva il Reich e con l’effige del Principe che tale territorio amministrava per conto dell’Imperatore.
Per quanto riguarda il peso delle monete durante l’Impero venne stabilito così:
20 Pfennig |
1873 – 1877 |
Ag 900/Cu 100 |
1.111 gr |
16,00 mm |
50 Pfennig |
1875 – 1903 |
Ag 900/Cu 100 |
2.778 gr |
20,00 mm |
½ Mark |
1905 – 1919 |
Ag 900/Cu 100 |
2.778 gr |
20,00 mm |
1 Mark |
1873 – 1916 |
Ag 900/Cu 100 |
5.556 gr |
24,00 mm |
2 Mark |
1876 – 1915 |
Ag 900/Cu 100 |
11.111 gr |
28,00 mm |
3 Mark |
1908 – 1918 |
Ag 900/Cu 100 |
16.667 gr |
33,00 mm |
5 Mark |
1874 – 1915 |
Ag 900/Cu 100 |
27.778 gr |
38,00 mm |
5 Mark |
1877 – 1878 |
Au 900/Cu 100 |
1.991 gr |
17,00 mm |
10 Mark |
1872 – 1914 |
Au 900/Cu 100 |
3.982 gr |
19,50 mm |
20 Mark |
1871 – 1915 |
Au 900/Cu 100 |
7.965 gr |
22,50 mm |
Baden (Groβherzogtum) 10 Mark 1897 (Friedrich I 1852-1907) |
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Sachsen (Königreich) 10 Mark 1877 (Albert 1873 – 1902) |
Anche nelle colonie tedesche venne introdotta la nuova moneta. Tra i pezzi più belli e pregiati troviamo i Marchi della Guinea. Interessante è che in questi casi la convertibilità in oro di tali monete rimase stabile sino all’indipendenza.
Neu Guinea 5 Neu-Guinea-Mark 1894 (collezione privata) |
Le zecche che coniarono le monete tedesche furono diverse e riassumibili nella seguente tabella:
A |
Berlino |
E |
Muldenhϋtten dal 1887 al 1953 |
B |
Hannover sino al 1878 |
F |
Stoccarda |
C |
Francoforte sino al 1879 |
G |
Karlsruhe |
D |
Monaco |
H |
Darmstadt sino al 1882 |
E |
Dresda sino al 1886 |
J |
Amburgo |
Le monete di questo periodo riportano una raffigurazione dell’aquila imperiale tedesca e la scritta “Deutsches Reich”.
Qui di seguito si possono vedere alcuni esempi di tali monete.
1 Pfennig 1873 – 1889 Bronzo |
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1 Pfennig 1889 – 1916 Bronzo |
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2 Pfennig 1873 – 1877 Bronzo
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2 Pfennig 1904 – 1916 Bronzo
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5 Pfennig 1874 – 1889 Rame/Nichel
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5 Pfennig 1890 – 1915 Rame/Nichel
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10 Pfennig 1873 – 1889 Rame/Nichel |
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10 Pfennig 1890 – 1916 Rame/Nichel
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20 pfennig 1873 – 1877 Argento
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20 Pfennig 1887 – 1888 Rame/Nichel
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25 Pfennig 1909 – 1912 Nichel
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50 Pfennig 1875 – 1877 Argento
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50 Pfennig 1896 – 1903 Argento
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½ Mark 1905 – 1919 Argento
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1 Mark 1873 – 1887 Argento
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1 Mark 1891 – 1916 Argento
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La prima Guerra Mondiale (1914 – 1918)
Le cose cambiarono con lo scoppio della guerra sin dal primo giorno del conflitto. Il marco cominciò a perdere immediatamente valore. Vennero stampate banconote senza che ci fosse un controvalore in oro sufficiente (ricordiamoci che si era ancora in regime di Gold-standard), e già dal quarto giorno di belligeranza, il 4 agosto 1914, venne promulgata una legge che disponeva l’obbligo di conversione delle monete d’argento in monete di nichel e delle monete d’oro in rame. Poco dopo, però anche il rame ed il nichel cominciarono a scarseggiare. Si decise quindi di passare a metalli ancora meno preziosi, quali ferro e zinco. L’alluminio si cominciò ad usare solo nel 1917. L’argento rimase in circolazione solo per la moneta da mezzo marco, che veniva coniata dal 1905. Per evitarne però la tesaurizzazione, negli anni del conflitto essa veniva coniata già annerita in modo che fosse meno appetibile. In realtà, questa fu una mossa infruttuosa, perché grandi quantità di queste monete rimasero comunque nelle tasche dei tedeschi e tornarono a circolare solo dopo la fine della guerra.
1 Pfennig 1917 – 1922 Alluminio
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5 Pfennig 1915 – 1922 Ferro zincato
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Fu così che per sopperire alla mancanza di moneta circolante e venire incontro alla domanda dei cittadini, molte municipalità emisero dei gettoni d’emergenza in zinco o alluminio (Notmϋnzen, ovvero monete d’emergenza) con i quali era possibile effettuare acquisti all’interno dell’area cittadina. Queste monete riportavano il nome della città in cui erano spendibili ed il valore in Pfennig. Di questi “gettoni” non esistono purtroppo dati certi circa tirature ed emissioni. Col termine del conflitto questi gettoni smisero di circolare e si ritorno alla monetazione classica.
Nel corso della guerra la Germania conquistò diversi Paesi come la Polonia e la Romania. In questi vennero fondate delle Banche Locali che coniarono Marchi per i territori occupati come segno di continuità tra la Germania e le nuove terre conquistate. Ad esempio in Polonia nel 1917 o in Russia nel 1918.
Nel 1918, come noto, la Germania perse la Guerra.
Al termine della primo conflitto mondiale si verificò in Germana una vera e propria rivoluzione politica che ebbe come conseguenza più evidente l’abdicazione dell’Imperatore, la fine della monarchia e la nascita, il 9 novembre 1918, della Repubblica.
Alcune Notmϋnzen municipali:
Frankfurt am Main 10 Pfennig 1917 Zinco |
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Offenbach an Main 10 Pfennig 1917 Zinco |
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Aachen (Aquisgrana) 10 Pfennig 1920 Notmϋnze Alluminio |
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Crefeld 10 Pfennig 1919 Kriegsersatzgeld Alluminio |
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Solingen 50 Pfennig 1917 Kriegsgeld Alluminio |
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Ludwigshafen 10 Pfennig 1918 Ersatzgeld Zinco |
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