Capitolo 35
Uso araldico delle Insegne

Ogni Ordine Cavalleresco ha una sua propria insegna. Si tratta di una sorta di “emblema” che permette di distinguere l’appartenenza ad uno specifico Ordine e -- all’interno di questo -- di evidenziare il “grado” (laddove previsto) che il decorato ha nella struttura gerarchica dell’Ordine stesso.

Le fogge di queste insegne sono le più varie, ma la stragrande maggioranza degli Ordini Cavallereschi ha come proprio simbolo una croce1 , nelle forme più diverse, in ricordo dell’ideale cristiano che -- fin dalle origini medioevali -- ha illuminato la strada del vero Cavaliere.

Tornando ai temi a noi cari dell’araldica, annotiamo che le insegne cavalleresche -- a meno di specifiche norme legislative -- possono (devono) essere sistemate come ornamento dello scudo, secondo le disposizioni di volta in volta previste dagli statuti dei vari Ordini.

Di solito vengono sistemate sotto la punta dello scudo, a volte pendenti dal nastro pertinente all’Ordine stesso o in altre posizioni (ai lati, sostenute da un cordone...) sempre secondo il grado o precise disposizioni statutarie.

Ad esempio, l’Ordine di Malta ha insegne di foggia diversa a seconda del ceto e del grado: alcuni appendono la croce ad un nastro di nero variamente decorato (a seconda del grado) d’oro, altri (i membri professi), la appendono ad un rosario (fig.8.3.c).

Se l’armigero appartiene a più Ordini, ha facoltà di fregiare il proprio scudo con le varie onorificenze, secondo le norme previste dagli statuti dei vari Ordini di cui fa parte, ordinandole -- se possibile -- secondo le precedenze in uso fra gli Ordini Cavallereschi, con la più importante posta immediatamente sotto la punta dello scudo, e le altre di fianco.

L’Ordine del Toson d’Oro -- addirittura -- dovrebbe essere la sola onorificenza accollante lo scudo, norma ripresa dal motto non aliud (non avrò altro). In realtà -- come si vede da diversi stemmi di sovrani -- questa norma a volte non è rispettata (cfr. ad esempio fig.8.2.e, in cui l’Aquila degli Asburgo, cimata anche dalla Corona Imperiale, accolla lo stemma interzato degli Asburgo, circondato da onorificenze di vari Ordini, fra i quali il più esterno è quello, appunto, del Toson d’Oro). Raramente, tuttavia, capiterà di aver a che fare con uno stemma decorato da questo Ordine destinato esclusivamente ai Sovrani regnanti, Ordine che non un Gran Maestro ma un “capo”: anzi, due capi, in quanto -- per tradizioni dinastiche e storiche in cui non entriamo -- questo titolo è dato sia al Re di Spagna che al capo della Casa d’Austria2 .

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Figura 35.1: Stemma di Carlo III di Spagna col cordone del Toson d’Oro

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Figura 35.2: Onorificenza dello SMOM

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Figura 35.3: Collana dell’Ordine della SS. Annunziata

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Figura 35.4: L’Ordine della Giarrettiera circondante lo scudo di Edward Stafford, duca di Buckingham (1521)

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