3.3.5 Occasionali

Sono detti così gli armoriali relativi ad un evento particolare, come una spedizione, un torneo, una battaglia, un assedio. Sono particolarmente utili per le ricerche biografiche e storiche.
Un esempio è il Falkirk Roll (British Museum, MS Harl 6589, f 9-9b), fatto subito dopo la battaglia di Falkirk, nel 1298, contenente 115 stemmi blasonati (in dialetto anglo- normanno) dei partecipanti alla battaglia (22 luglio 1298) in cui Edoardo I sconfisse l’esercito scozzese di William Wallace. (Cfr. Gerard J. Brault, Eight Thirteenth Century Rolls of Arms, Pennsylvania State University Press, 1973).
Un altro esempio è il Bigot Roll (Bibliothèque Nationale, Paris, fonds francais no. 18648 fo.32-39), cominciato per una spedizione fatta da Carlo, conte d’Anjou, nella primavera del 1254. Contiene 300 stemmi, blasonati nel dialetto piccardo. (Cfr. Robert Nussard, Le Rôle d’Armes Bigot, Le léopard d’or, Paris, 1985).
Uno degli armoriali occasionali più interessanti è il Caerlaverock Poem (British Museum, Cotton Caligula A XVIII, ff 23b-30b). Si tratta di un armoriale redatto in forma di poema, scritto dopo la presa del castello di Caerlaverock, Dumfries, da parte di Edoardo I nel luglio del 1300. Contiene 106 stemmi (cfr. Gerard J Brault, cit.). Ecco alcuni esempi (tratti da J. Parker, cit.).

Morices de Berkelée,
Ki compaigns fu de cele alée,
Banier ot vermeille cum sanc,
Croissillie o un chievron blanc,
Ou un label de asur avoit,
Por ce que ses peres vivoit.

Maurice of Berkeley,
che partecipò alla spedizione10
di rosso seminato di croci,
allo scaglione d’argento,
al lambello d’azzurro,
perché suo padre era [ancora] in vita (cfr. Brisure).

Baniere ot Henris li Tyois
Plus blanche de un poli lyois
O un chievron vermeil en mi.

Henry Tyois,
d’argento, allo scaglione di rosso.

Le noble evesque de Dureaume, Le plus vaillant clerk du roiaume, Vermeille, o un fer de molyn De ermine, e envoia se ensegne.

Antony Beck, nobile vescovo di Durham, di rosso, alla croce molinata d’armellino.

Come si nota dagli esempi, si tratta di versi in rima baciata, componenti in tutto 956 righe. A causa della forma ritmica, il linguaggio usato non è quello usato di solito per blasonare, per cui l’interpretazione è spesso difficile o oscura.
Ricordiamo anche, fra gli armoriali occasionali del XVII secolo, lo stemmario di Gissey (cit., cfr.1.4.3.4).