7.5.1 Armellino

Deriva dalla pelliccia invernale dell’ermellino (mustela erminea), animaletto che d’inverno diventa tutto bianco tranne la punta della coda, che rimane nera. Questa pelliccia era ed è utilizzata soprattutto come guarnizione di abiti da cerimonia, specialmente dei sovrani regnanti, nonché per le toghe dei magistrati (Italia, Inghilterra). Poiché l’ermellino è piuttosto piccolo, per fare una pelliccia era necessario utilizzare le pelli di molti animali, che venivano cucite insieme usando anche la coda con la punta nera. Pertanto la pelliccia risultante era completamente bianca con punti neri disposti ordinatamente. Prima del XII secolo una tale disposizione venne imitata anche in araldica, dando origine all’armellino. Esso viene indicato con delle moscature, simili al seme di fiori delle carte da gioco francesi, disposte ordinatamente su un fondo bianco. La forma delle moscature, sebbene potesse variare, adesso è comunemente quella precedentemente descritta: tre punti neri disposti a triangolo con una sorta di coda discendente da essi. La moscatura può essere anche utilizzata, anche se ciò avviene raramente, come figura araldica a sé stante, utilizzando diverse forme: Fox-Davies cita ad esempio lo stemma di Llyod, vescovo di Worcester nel 1700-1717: d’argento allo scaglione fra tre corvi di nero, in ogni becco una moscatura di armellino (argent a chevron between three crows sable, in each beak an ermine spot). L’interpretazione degli armoriali più antichi lascia però adito a dubbi, in quanto l’armellino viene spesso usato (e dipinto) come l’argento. L’armellino come pelliccia araldica fu utilizzato durante il Medioevo soprattutto in Inghilterra, Paesi Bassi e Francia, e in particolar modo nella Bretagna e nella Normandia, regioni dove -- secondo Pastoreau -- si trova in più del 7% delle armi araldiche.

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Figura 7.12: Armellino

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Figura 7.13: Moscature di Armellino

Le varianti dell’armellino riguardano soprattutto la colorazione del fondo e delle moscature. Potremo avere cosi il contrarmellino, come l’armellino ma con i colori invertiti e -- rarissimo -- l’armellinato, con fondo e moscature di colori diversi, che dovranno essere blasonati. Gli araldisti inglesi usano per l’armellino il termine ermine, per il contrarmellino ermines. Hanno poi nomi diversi per i tipi più comuni di armellinati.

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Figura 7.14: Contrarmellino.

In inglese Ermines. Fondo nero e moscature argento.

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Figura 7.15: Erminois.

Fondo oro e moscature argento.

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Figura 7.16: Pean.

Fondo nero e moscature oro. Il termine antico francese è pannes, che indicava diversi pezzi di pellicce colorate diversamente cucite insieme.

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Figura 7.17: Erminites.

Fondo argento e moscature nere con le tre crocette rosse. Estremamente raro.