Si tratta di pezze o figure aggiunte all’arme originale di una famiglia allo scopo di distinguerne i vari rami (cadetti o bastar di), la relazione in cui si rapportano fra di loro e il loro comune antenato.
In inglese dette marchi di cadenza (marks of cadency) o distinctions o differences, in francese sono brisures, da cui deriva il termine italiano.
Segni di brisura sono per l’Italia: il lambello, la bordura, il bastone scorciato, il filetto in sbarra, il contrafiletto, stelle, bisanti, anelletti, il cantone.
Il blasonario di Caerlaverock (v.3.3.5, p.63) ricorda che uno dei segni di brisura più antichi è, come già rilevato, il lambello (detto a volte, in Italia, rastrello). Il verso citato (cfr.1.4.3.1) ricorda che veniva usato normalmente per indicare sullo scudo del figlio primogenito il fatto che il padre fosse ancora in vita, e -- quindi -- il vero capofamiglia. Un’altra testimonianza risale al 1177: Guglielmo de Guines, figlio del conte Arnoldo de Guines aveva brisato lo scudo di famiglia con una cotissa di rosso, essendo ancora vivo suo padre.
Il figlio minore portava il lambello caricato di alcune figure presenti sullo stemma materno, oppure presenti su alcune insegne delle famiglie famose da cui era discendente.
Rami più distanti dalla famiglia “originale” cambiavano colori o figure, magari coprendole con una banda “attraversante il tutto”, oppure circondavano lo stemma originario con una bordura, o ancora inserivano un cantone, semplice o caricato.
Tuttavia è errato credere, afferma J. Parker, che tutte le famiglie con uno stemma simile o con lo stesso nome discendano da un comune antenato. Questo perché le armi delle più antiche famiglie venivano accordate senza badar troppo alle somiglianze o alle uguaglianze con altre insegne già presenti, soprattutto se chi richiedeva l’insegna aveva il cognome simile ad un altro, oppure se i “possessori” di armi simili abitavano in luoghi convenientemente distanti.
Ecco, detto per inciso, perché le insegne elargite dalle bancarelle o da venditori poco seri non sempre sono correttamente assegnate: non basta un cognome per avere lo stemma corrispondente. Se proprio si desidera uno stemma di famiglia, perché non fare una ricerca genealogica? Oppure perché non crearselo ex novo? Le leggi italiane lo consentono.